Nonostante il crollo congiunturale forte domanda di lavoratori edili qualificati
Focus sull'edilizia: aumento massiccio della domanda di posti di lavoro nell'edilizia negli ultimi otto anni
Zurigo, 24 ottobre 2024 – Il numero di posti vacanti è diminuito significativamente rispetto allo scorso anno, come rivela l’Adecco Group Swiss Job Market Index con un focus trimestrale sull'edilizia. La situazione si è tuttavia stabilizzata nel terzo trimestre 2024: l’offerta di posti di lavoro sta aumentando leggermente. Il settore dell’edilizia è una colonna portante dell’economia svizzera. Sebbene anche nel settore edile il numero di posti vacanti sia calato rispetto allo scorso anno, la domanda di lavoratori edili qualificati si conferma a un livello elevato. Inoltre, in futuro si prevede un ulteriore aumento del fabbisogno di lavoratori edili qualificati.
Lo rivela l’Adecco Group Swiss Job Market Index, l’indagine scientifica del Gruppo Adecco Svizzera e dell’Osservatorio del Servizio di monitoraggio del mercato del lavoro svizzero dell’Università di Zurigo.
Le osservazioni più importanti in sintesi
- A livello nazionale, il numero dei posti vacanti è inferiore del 12 % rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (T3 2023). Rispetto al secondo trimestre 2024, invece, l’offerta dei posti di lavoro è aumentata del 2 % ed è quindi praticamente stagnante.
- Il numero di posti vacanti per i lavoratori edili qualificati è calato del 7 % rispetto all’anno precedente, ma rimane a un livello storicamente elevato. Dal 2016 il numero dei posti di lavoro vacanti nel settore edile è aumentato del 70 %.
- Sono particolarmente interessate dall’attuale declino le professioni con funzioni di pianificazione e direzione:
- architetti e ingegneri civili registrano un calo degli annunci di lavoro del 17 %.
- Direttori dei lavori, capi muratori e capisquadra hanno il 9 % in meno di posti vacanti.
- La manodopera qualificata nell’edilizia principale e secondaria registra un leggero calo:
- per le figure professionali quali copritetti, vetrai o imbianchini il numero di annunci di lavoro è sceso del 5 %.
- I lavoratori edili e le professioni assimilate (ad es. falegnami, costruttori di battelli, montatori di avvolgibili) registrano un calo di appena il 2 %.
- Nonostante il calo attuale, si prevede che fattori quali la crescita della popolazione, gli spazi abitativi limitati e i cambiamenti demografici porteranno a un ulteriore aumento della domanda di lavoratori edili qualificati.
Attuale sviluppo
Nel terzo trimestre 2024 l’Adecco Group Swiss Job Market Index si mantiene stabile. Ciò significa che per il momento il trend negativo degli ultimi tre trimestri si è arrestato. Il numero di posti vacanti è aumentato marginalmente del 2 % rispetto al secondo trimestre 2024 e ristagna quindi a un livello simile. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (T3 2023) l’indice indica un valore inferiore del 12 %.
«Sebbene il Job Index sia inferiore del 12 % rispetto al valore dell’anno precedente e A settembre il numero dei disoccupati è aumentato di oltre 22''400 persone rispetto all’anno precedente, si osservano anche segnali di sviluppi positivi. Nel terzo trimestre il numero di posti vacanti non ha subito ulteriori cali. Inoltre per la prima volta da due anni, in estate, le Prospettive occupazionali delle aziende svizzere sono tornate a crescere. Anche uno sguardo al Barometro congiunturale KOF suggerisce che l’economia svizzera si sta lentamente riprendendo. Tuttavia, tale ripresa è correlata all’evoluzione della situazione geopolitica».
Marcel Keller, Country President Gruppo Adecco Svizzera
Professioni nel settore dell’edilizia svizzera: nonostante un leggero calo, la domanda rimane elevata
Nota: I dati annuali visualizzati rappresentano valori aggregati. Ciò significa che, ad esempio, il valore dell’indice per il 2024 include i dati dei primi tre trimestri del 2024 e dell’ultimo trimestre del 2023. Troverete maggiori informazioni in merito nella sezione «Metodi e dati».
Il settore dell’edilizia è una colonna portante dell’economia svizzera. Secondo la Società Svizzera degli Impresari-Costruttori il settore dell’edilizia genera il 10 % del prodotto interno lordo svizzero e nel 2023, secondo l’Ufficio federale di statistica, il 6,6 % degli occupati era attivo nel settore dell’edilizia. L’importante ruolo del settore edile si riflette anche nella domanda di manodopera qualificata: negli ultimi otto anni si è registrato un massiccio incremento della domanda di manodopera edile. Dal 2016 il numero dei posti di lavoro vacanti è aumentato del 70 %. Inoltre, lo sviluppo occupazionale per i lavoratori edili qualificati ha avuto un andamento più dinamico rispetto all’andamento dello sviluppo occupazionale nazionale nel suo complesso.
La pandemia di COVID ha favorito la domanda di lavoratori edili qualificati
È interessante notare che lo sviluppo occupazionale ha visto un rapido impulso, soprattutto dopo l’anno pandemico 2020. Nonostante le sfide emerse all’inizio della pandemia nella primavera 2020 la domanda era rimasta stabile, poiché le chiusure complete dei cantieri erano avvenute solo sporadicamente e a breve termine. A partire dal 2021 si è potuto osservare una chiara tendenza al rialzo del numero di posti di lavoro, con un picco nel 2023. La forte ripresa economica, il contesto finanziario favorevole grazie ai tassi di interesse negativi e le mutate condizioni abitative dovute all’home office avevano portato a un aumento della domanda di interventi di costruzione e di ampliamento. Ciò ha alimentato la domanda di lavoratori edili qualificati.
Tendenza al rialzo frenata
Attualmente si può osservare che il trend positivo degli ultimi anni sta rallentando. Nel 2024 il numero dei posti vacanti è sceso del 7 % rispetto all’anno precedente. Vi sono molteplici ragioni per questo: da un lato, la crescita economica è rallentata, portando le aziende ad essere più caute negli investimenti in edilizia. Dall’altro, la fine dell’era dei bassi tassi d’interesse ha reso gli investimenti immobiliari, soprattutto in progetti di edilizia residenziale, più costosi dalla fine del 2022. Inoltre, i prezzi elevati dei materiali da costruzione fanno lievitare ulteriormente i costi dei progetti edilizi. Questi fattori hanno portato a una diminuzione dei nuovi ordini, a una riduzione dell’attività edilizia e in definitiva a un calo della domanda di lavoratori edili qualificati.
Nota: Le variazioni annuali visualizzate si riferiscono a valori aggregati. Ciò significa che i dati aggregati dei primi tre trimestri del 2024 e dell’ultimo trimestre del 2023 vengono confrontati con i dati aggregati dei primi tre trimestri del 2023 e dell’ultimo trimestre del 2022.
In particolar modo le professioni con funzioni nella progettazione e direzione registrano un sviluppo occupazionale negativo rispetto all’anno precedente. Pertanto il numero degli annunci di lavoro per architetti e ingegneri civili è diminuito del 17 %. La categoria professionale di direttori dei lavori, capi muratori e capisquadra nel settore dell’edilizia principale registra il 9 % in meno di posti vacanti. A confronto, la categoria dei lavoratori qualificati dell’edilizia secondaria e delle professioni assimilate (ad esempio, copritetti, vetrai o imbianchini) ha registrato un calo del 5 % negli annunci di lavoro. L’andamento meno negativo si è registrato per i lavoratori edili qualificati e le professioni assimilate (ad es. falegnami, costruttori di battelli o montatori di avvolgibili), che sono rimasti quasi allo stesso livello dell’anno precedente, con un calo del 2 % dei posti pubblicati.
Prospettive per il futuro: si prevede una persistente domanda di lavoratori edili qualificati
Sebbene quest’anno il numero di posti vacanti per lavoratori edili qualificati sia leggermente diminuito, gli annunci di lavoro rimangono a un livello storicamente elevato. Molti segnali lasciano supporre che la manodopera edile qualificata continuerà a essere molto richiesta anche in futuro. Secondo uno studio della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori nel 2040 il settore dell’edilizia principale risentirà di una carenza di personale pari a circa il 16 % del fabbisogno, il che corrisponde a circa 5600 lavoratori qualificati.
«La crescita demografica e il numero limitato di abitazioni senza dimoranti porteranno a un’incrementata domanda di spazi abitativi e a una maggiore attività edilizia. A ciò si aggiunge il fatto che molti occupati nel settore edile sono vicini al pensionamento. Questi fattori favoriranno la domanda di lavoratori edili qualificati anche in futuro».
Yanik Kipfer, Servizio di monitoraggio del mercato del lavoro svizzero